venerdì 5 aprile 2024

Ad Alberto Baccini, Presidente di Italia Viva della provincia di Lucca,

 Pubblichiamo per doverosa ma riservata conoscenza agli iscritti di Italia Viva della Provincia di Lucca, una cortese e costruttiva lettera che Francesco Colucci ha inviato a Alberto Baccini quale Presidente di Italia Viva della provincia.

Caro Alberto,

ho letto con fastidio una inopportuna dichiarazione di Bertoncini che annunciava a nome di Italia Viva l’appoggio alla candidatura del Segretario Territoriale del PD a Sindaco di Borgo a Mozzano.

Bisognerebbe spiegare a questo nostro iscritto che a mente del nuovo Statuto di Italia Viva del 2023, da tutti consultabile sul sito www.italiaviva.it gli unici statutariamente autorizzati a parlare come Italia Viva sono il Presidente Provinciale e l’Assemblea Provinciale.

La “Cabina di regia” e i suoi membri hanno “esclusive funzioni esecutive”.

I Coordinamenti territoriali poi debbono attuare le indicazioni degli organi nazionali e di quelli gerarchicamente superiori;...e altro…

Italia Viva fino ad oggi ha ufficializzato unicamente l’appoggio al candidato Del Chiaro a Capannori e non ha ufficializzato ancora, ma lo farà, l’appoggio ai candidati di Castelnuovo e Barga, comuni ben più importanti di Borgo.

Borgo a Mozzano è l’unico comune dove si sta lavorando per una lista del “Terzo polo” (forse anche a Gallicano) che sarà opportuno appoggiare se ci sarà, se non vogliamo essere assurdamente incoerenti con la scelta nazionale.

A lavori in corso e non sapendo ancora se vi sarà un candidato a Sindaco del Terzo Polo si annuncia a nome di Italia Viva, al di fuori dello Statuto, l'appoggio al Sindaco uscente e aspirante al rinnovo che è il Segretario territoriale del PD, partito con cui siamo ferocemente concorrenti alla elezioni Europee e da cui liste non prenderemo un voto

Non sono intervenuto questa volta sulla stampa per smentire il signor Bertoncini perché:


·      voglio bene al nostro Partito che assieme abbiamo costituito a Lucca cinque anni fa

·      non sappiamo ancora se la lista Poggi ci sarà ed è inutile e stupido farci del male prima che sia necessario. Occorre aspettare per le decisioni ufficiali che il quadro politico elettorale sia completo.

·      credo che l’impegno prioritario nostro sia per la lista per le Europee, determinante per la vita e il successo di Italia Viva, lavorando perchè la lista Stati Uniti d’Europa trovi il maggiore successo possibile. Mi sembra lapalissiano che un sostegno alla nostra lista Europea lo potremo ricercare e trovare nelle liste civiche dell'area di centro e non certo da liste che sostengo il Segretario Territoriale del PD lucchese.

Ti prego cortesemente di vigilare perché queste penose forzature illegittime non abbiamo nuovamente luogo, richiamando tutti al rispetto dello Statuto.

Per quanto mi riguarda segnalerò quando avvenuto al Comitato di Garanzia Nazionale e al nostro Presidente Matteo Renzi.

Con affetto

francesco



 

 

 

 

 

 

 

lunedì 18 settembre 2023

Congresso Regionale Toscano di Italia Viva, dichiarazione di Francesco Colucci Lucca.

“Se nella fase precongressuale toscana emergesse una unica candidatura Fiorentina a Presidente di IV Toscana, il gruppo culturale “Riformisti Toscani” valuta che sarebbe opportuna una seconda candidatura a Presidente, espressione delle provincie toscane non fiorentine.

Il documento politico che dovrebbe accompagnare questa seconda candidatura dovrebbe avere, come cardine, due indicazioni.

1.   Ricerca prioritaria, senza se e senza ma, di una proposta unitaria di “centro” o di "terzo polo" che dir si voglia, aperto a tutte le forze politiche, i movimenti, le associazione e le persone disponibili a farlo, per liste unitarie, alle prossime elezioni amministrative in Toscana.

2.   Ricerca di un riequilibrio politico nello sviluppo economico e strutturale della Toscana, per una migliore valorizzazione delle Province non fiorentine, a iniziare della legge elettorale Toscana, troppo "Firenze-centrica". 



 



 

sabato 16 luglio 2022

La Giunta di Mario Pardini: le mie personali valutazioni.

E’ stata presentata la nuova Giunta Pardini: tante facce nuove, molti giovani, felici e emozionati.

Il cambiamento si intravede anche dalle foto: volti nuovi, sorridenti, con l’aria del primo giorno di scuola.

Sono attesi alla prova dei fatti, dopo una estate che servirà da riscaldamento.

Rivedo Moreno Bruni, ottimo assessore della Giunta Favilla, compagno di tante battaglie comuni sul Turismo e le Mura monumentali.

Remo Santini ha esperienza e professionalità: il turismo è il grande assente della Giunta Tambellini, contiamo che Remo sappia far molto meglio.

Al Commercio una ragazza nuova, Granucci, emersa per il lavoro sul campo, che, in tanti dicono, molto brava.

Una altra ragazza interessante, Cristina Consani, all’Ambiente: l’amico Enzo Placido me l’aveva descritta, anni fa, come una che sarebbe emersa per capacità e lavoro.

Voti ne ha presi tanti, vediamo ora come affronterà un assessorato difficile.

Due tecnici di valore, Di Vito e Cecchini, alla Sanità e al Piano operativo, fanno ben sperare per il nostro territorio e per le annose irrisolte problematiche del nostro Ospedale.

C’è l’incognita Barsanti, direi il Dottor Jekyll e Mister Hyde di Lucca.

Fabio è certamente bravo nel rapporto con i ceti popolari e bisognosi, preparato sullo Sport, conosce bene i problemi delle frazioni.

Un fatto certo: ha preso tanti voti, per le sue benemerite attività sociali.

Di contro, ha una visione politica surreale, assurda, fuori dal tempo e soprattutto inaccettabile, in molti atteggiamenti.

Se prevarrà la voglia di lavorare per la sua città, farà bene…se farà prevalere la versione Mister Hyde, sarà un problema per il Sindaco.

Conosco poco gli altri Assessori per esprimermi su di loro.

Il Sindaco Pardini si è tenuto deleghe importanti, buon segno, ha voglia di fare e di essere partecipe del lavoro concreto.

Ho grande fiducia in Mario che conosco bene per averci lavorato assieme in una battaglia difficile come quella sul Referendum Istituzionale, di Matteo Renzi.

Ha alle spalle il Presidente Emerito del Senato, con conoscenze importanti in tutto il mondo, che potrà aiutarlo a riportare Lucca alla giusta attenzione internazionale.

Capo Gabinetto, Beniamino Placido, un caro amico, figlio di Enzo, che tanto ci manca in questo momento, da lui tanto voluto.

Beniamino: una grande esperienza internazionale, una grande umanità, partecipe di una grande famiglia dai molti risvolti culturali, interessanti.

Conclusioni: al di là della diversa collocazione politica, credo sia interesse di tutti che questa Giunta riesca a portare avanti il cambiamento di passo dalla precedente Giunta Tambellini, che tanto immobilismo ha portato a Lucca.

Molto meglio una Giunta, non amica, ma che decida e funzioni a una, inesistente.

Una Giunta che valuteremo sulle scelte e sui risultati che farà.

 

Francesco Colucci

 

Se mi chiamassi Mario Pardini.

Credo che a molti, se non tutti, piacerebbe essere un giorno Sindaco di Lucca, non tanto e solo per sete di potere, ma perché poter lavorare per la propria città e i propri concittadini, è senz’altro una cosa molto attraente.

Cosa farei se fossi Mario Pardini, nuovo Sindaco di Lucca?

Innanzi tutto, fermerei l’iter procedurale del Piano Operativo presentato dall’ex assessore Mammini, per una profonda revisione e per provare innovative forme di partecipazione alle scelte.

Incontrerei subito gli operatori del turismo, dalle professioni alle strutture ricettive e della ristorazione per una rivoluzione e un rilancio di un turismo di qualità e della promozione della città, da preparare per l’autunno.

Ugualmente sentirei i commercianti e gli artigiani per interventi urgenti tampone, come l’abbattimento del costo del suolo pubblico e per discutere gli interventi futuri.

Darei un segnale forte sul centro-storico riattivando, anche in via provvisoria, parcheggi alla Lorenzini e recupererei nuovi posti alla Manifattura.

Prenderei una forte posizione con la dirigenza USL e la Regione per la situazione dell’Ospedale di Lucca e del Pronto Soccorso.

Fermerei i lavori dei due eco-mostri a San Concordio, in attesa di capire cosa si può salvare dello spreco di pubblico denaro, valutando anche l’iter attuato, per verificarne la legittimità.

Ruoterei quasi tutti i dirigenti del Comune, per far ripartire ex novo ogni settore amministrativo e tecnico, eliminando incrostazioni burocratiche.

Limiterei il traffico dei Tir sulla circonvallazione, a poche ore al giorno.

Incontrerei il Commissario per gli Assi Viari per sollecitare una decisione e le Ferrovie dello Stato, per capire i tempi di realizzazione del raddoppio ferroviario.

Chiederei un confronto con la Giunta Regionale Toscana per valutare i progetti regionali aperti e rinegoziare i finanziamenti assegnati.

Incontrerei i Sindaci di Viareggio e Pescaglia per fare il punto su tutta l’attività legata al nome di Giacomo Puccini.

Questo nei primi cento giorni…poi, con calma, il resto

 

 

 

 

 

 

mercoledì 2 febbraio 2022

Quattordicesima e ultima scheda “Associazionismo”

L'Associazionismo culturale, sociale, sportivo, ricreativo va incoraggiato e sostenuto da parte del Comune di Lucca perché è un fattore importante di crescita culturale e sociale della popolazione ma anche un fattore di sviluppo economico del territorio.

Se le finanze del Comune saranno in difficoltà per sostenere l'Associazionismo con contributi a fondo perduto Italia Viva propone di intervenire in maniera indiretta per alleviare i costi di funzionamento di queste associazioni.

Proponiamo di destinare piccola parte dell'enorme patrimonio edilizio, dei molti contenitori vuoti della città per dare una sede individuale, in comodato gratuito, alle Associazioni operanti sul territorio lucchese, dotate di Statuto, Bilancio e Programma di Attività sociale e/o pubblica.

Per le associazioni che legano la loro attività in un paese o frazione di Lucca, si ricercherà di dare una sede nella zona, utilizzando edifici scolastici abbandonati o altre proprietà comunali disponibili.

A tutte queste associazioni culturali e non che svolgano attività pubblica il Comune dovrà essere impegnato fornire assistenza e luoghi dove esercitare le loro attività, anche con sconti sui costi di utilizzo delle strutture pubbliche.

Alle associazioni che svolgono una continua e valida attività associativa, soprattutto a salvaguardia della identità dei Paesi del territorio e a quelle di grande partecipazione, deve essere previsto nel bilancio comunale un fondo di contribuzione alle spese per le attività più istituzionali e di maggiore valore sociale, svolte.



 

 

 

lunedì 31 gennaio 2022

Tredicesima scheda “Restituire dignità ai Paesi e ai Quartieri”

Il Comune di Lucca ha circa 90 mila abitanti, il centro racchiuso dalle Mura circa 9 mila.

La stragrande maggioranza dei lucchesi è residente nei grandi quartieri periferici ma anche nei molti paesi storici, nelle sei miglia della Antica Repubblica Lucchese.

Differenti sono i problemi di chi abita nei quartieri, a volte poco più che dormitori, come quelli senza storicità cresciuti vertiginosamente negli anni del boom economico come San Anna e San Vito, dai problemi dei Paesi più distanti dal centro, che hanno man mano perso attività economiche, sociali, ricreative proprie, perché abbandonati a sé stessi, soprattutto nell’ultima gestione Tambellini.

Come Italia Viva presentiamo qui i problemi comuni più importanti che vediamo essere davanti ai residenti dei Paesi e dei Quartieri, per poi entrare nello specifico di ogni singolo Paese e quartiere, in schede programmatiche personalizzate.

Ugualmente qui diamo le nostre risposte ai problemi comuni e le nostre proposte generali, per dare più avanti risposte e proposte, Paese x Paese, Quartiere per Quartiere.

Problemi comuni ai Paesi e ai Quartieri del Comune di Lucca:

·      Molti di loro hanno il problema dei trasporti, per il centro, per i luoghi di lavoro, per lo svago.

·      In molti sono state chiuse le attività commerciali locali, di prima necessità, per cui occorre sposarsi per servirsene.

·      La chiusura delle attività primarie nei Paesi, Bar, Trattorie, Panetterie, Alimentari, oltre che disagi di spostamento, hanno ridotto la sicurezza nei paesi stessi. Un Bar, una trattoria aperta la sera è fonte di tranquillità e vigilanza.

·      La mancanza di strutture sportive valide, all’aperto e al chiuso, oltre i soliti problemi degli spostamenti creano disaffezione dei giovani alla vita del Paese e contribuiscono alla perdita delle loro radici.

·      La mancanza di attenzione da parte del Comune, per la sorveglianza, la manutenzione, i trasporti hanno accelerato la perdita di identità e la voglia di estraniarsi dalla vita sociale.

·      I Grandi Quartieri, vicini alla città: Sant'Anna, San Donato, San Concordio, Giannotti, San Marco, San Vito, San Filippo, Arancio, spesso solo dormitori. Hanno problemi ancor più grandi e diversificati da quelli dei Paesi, ma anche diversi fra loro, fra i quartieri dove i grandi condomini accentrano la residenza a quella più diluita, sul territorio, in villette e superstiti antiche corti.                 I problemi di questi quartieri sono enormi, certamente più complicati da affrontare e soprattutto in maniera diversificata fra loro.

·      La perdita delle forme di partecipazione alle scelte locali, dovute si alla legge, ma non adeguatamente sostituite, dalla Giunta Tambellini, con altre forme di attenzione e coinvolgimento su problemi locali e sulle soluzioni da dare, ha peggiorato la situazione in ogni Paese.

Italia Viva ritiene prioritario tornare a dare ascolto e parola ai Paesi e i Quartieri attraverso la sostituzione degli aboliti consigli di circoscrizione con una figura sul territorio, di fiducia del Sindaco e delle popolazioni locali.

Per questo propone: I Referenti del Territorio e le Schede delle necessità.

Referenti del Territorio: Il nuovo Sindaco, che contribuiremo ad eleggere, dovrà nominare per ogni paese, frazione e quartiere, un suo Referente.

Una persona di sua fiducia, che sia i suoi orecchi e i suoi occhi su quel territorio.

Una figura conosciuta e apprezzata localmente, che voglia svolgere questa sua funzione di Referente del Sindaco, a titolo completamente gratuito, per solo spirito di servizio ai suoi concittadini.

I Referenti del Territorio, si rapporteranno al Sindaco, ma anche agli Assessori per segnalare i problemi più urgenti, le mancanze del proprio territorio, mantenendo rapporti costanti con i propri concittadini.

Essere Referente di un territorio dovrà essere un titolo di merito e di rispetto.

Le Schede delle necessità.  Per ogni paese, frazione e quartiere, dovrà essere compilata ogni anno, con l'aiuto dei Referenti e delle Associazioni locali, una Scheda dei problemi aperti e delle cose da fare su quel territorio.

Questa Scheda dovrà essere aggiornata e approvata ogni anno da una assemblea degli abitanti della zona appositamente convocata, che potrà anche modificarla e indicare le priorità più urgenti.

Italia Viva propone altresì che la nuova amministrazione intervenga anche sull’Associazionismo e sulle Parrocchie.

Associazionismo: Prioritario sarà intervenire a sostegno di quelle Associazioni e Comitati che già agiscono nelle frazioni o nei paesi per la propria collettività o aiutare a farne sorgere altri.

Dare un sostegno a queste attività di volontariato, persone che conoscono bene i problemi e le soluzioni per migliorare il proprio territorio vuol dire spendere meno e agire più velocemente per la soluzione.

Pensiamo al Comitato paesano di Aquilea, del Piaggione, al Comitato del Castello di Nozzano, ai Gruppi Frates dei donatori di sangue, al Comitato del Quartiere Giardino, ai Comitati per le Sagre, e di molti altri ancora.

Deve essere fatto un censimento di questi Comitati e Gruppi, per conoscerli meglio e prevedere una serie di misure a sostegno di queste associazioni, gruppi, fraternite, per aiutarle nella loro attività.

Parrocchie: siamo Laici ma riteniamo che la funzione sociale e di sensibilizzazione dei problemi del territorio trovino grande riscontro e possibilità di intervento anche nelle Parrocchie del territorio, soprattutto in quelle dei paesi.

Rapportarsi con queste Parrocchie vuol dire approfondire e conoscere meglio le reali esigenze del territorio e di aiuto ad intervenire per risolvere i problemi, soprattutto dei più deboli e dei più indifesi.



 

 

 

 

 

 

 

giovedì 27 gennaio 2022

Dodicesima scheda “Sicurezza per i residenti lucchesi e per i turisti.”

 Il nuovo Sindaco dovrà intervenire con energia e atti concreti per migliorare e di molto la sicurezza dei cittadini lucchesi, gravemente compromessa dall'inerzia e dal dogmatismo e falso buonismo catto-comunista.

Il nuovo Sindaco dovrà assumere nei confronti del Governo Nazionale ma anche del Prefetto, del Questore e del Comandante dei Carabinieri un atteggiamento risoluto nel chiedere maggiori uomini e maggiori controlli su tutto il territorio comunale da parte delle forze dell'ordine, che andranno aiutate e sostenute con ogni mezzo, da parte dell'amministrazione comunale, iniziando dalla realizzazione di strutture operative sul territorio.

Cittadella della Legalità: Nuova Questura e Caserma x i Carabinieri. In uno dei numerosi contenitori abbandonati proponiamo di realizzare una cittadella della legalità, con Questura e Caserma dei Carabinieri e, forse, anche Prefettura.

Strutture operative nuove e moderne, anche con nuovi alloggi di servizio per agenti e carabinieri.

Vigili Urbani: Ugualmente andrà potenziato e diversamente utilizzato il Corpo dei Vigili Urbani comunali.

Più presenza sulle strade in città e nei paesi e quartieri, meno multe e più attività di controllo e verifica sul territorio.

Rinnovate piccole strutture per le forze dell’ordine andranno garantite in alcuni paesi e frazioni, popolose, per dare al territorio una presenza diffusa della legalità e per la sicurezza del cittadino.

Droga: Particolare attenzione dovrà essere dedicata al contrasto allo spaccio di droghe, sul territorio, con particolare riguardo alle scuole.

I luoghi di spaccio sono quasi tutti noti, occorre intervenire per vigilare e ridurre questa attività illegale sul nostro territorio, a tutela dei nostri giovani.

I problemi che esistono in ogni Comune per la presenza di nomadi residenziali, di extracomunitari, di accattoni, devono essere affrontati e risolti con coraggio, nella chiarezza, con la massima disponibilità, comprensione e misericordia.

Non si può far finta di non vedere, come in questi anni, per non avere il coraggio di intervenire, lasciando degenerare le varie situazioni.

Nomadi residenti: Per questi che ormai sono cittadini residenti e come loro, devono valere le norme per la presenza nell’anagrafe comunale, dove devono essere registrati ogni variazione del loro stato di famiglia.

Per i Rom e Sinti che ormai risiedono a Lucca da anni, in fatiscenti campi spesso abusivi e che vogliano farlo, si deve arrivare alla graduale collocazione in case popolari, anche attraverso bandi dedicati.

Nelle more di riuscirci si devono realizzare uno o più piccoli campi regolari solo per nomadi-residenti, con strutture adeguate e con tutti i servizi necessari.

I due attuali campi Nomadi, abusivi, vicino al Cimitero e nella retrostante golena del Serchio, debbono essere sgombrati e i luoghi restituiti alla fruizione della popolazione lucchese, man mano che si attiveranno i nuovi piccoli campi x nomadi residenti o che gli stessi trovino posto nelle case popolari.

Ogni famiglia nomade residente deve risultare all'anagrafe del Comune che deve riportare ogni variazione, come per tutti gli altri residenti a Lucca.

A loro deve essere garantita l'istruzione e servizi di assistenza, come per tutti gli altri indigenti del Comune.

Veri Nomadi: per questi, che arrivano, stanno qualche giorno e poi ripartono deve essere realizzato un unico campo ad hoc, senza strutture fisse, ove le roulotte dei nomadi possono sostare solo per qualche tempo.

Di ogni nuovo arrivo deve essere data notizia alla Questura, con la trasmissione dei dati completi come avviene per il turista.

Infatti, per ogni viaggiatore o turista che vuol dormire a Lucca, in Hotel, Affittacamere, Agriturismo, Casa privata o Campeggio, il proprietario o gestore è obbligato a denunciare alla Questura, per la sicurezza nazionale, ogni giorno, l'arrivo del visitatore, con le complete sue generalità, la permanenza e il periodo di residenza a Lucca.

Questi dati, nell'unico campo dove questi visitatori nomadi potranno sostare, debbono essere raccolti tutti i giorni dalla Polizia Municipale e trasmessi alla Questura, vigilando anche sull'osservanza delle norme igieniche del campo.

Immigrati: Gli immigrati che circolano e sostano per le vie del Comune devono essere in possesso di documenti, anche provvisori, di riconoscimento, come tutti i cittadini italiani. E fino che non termina l’emergenza Covid, anche del green pass.

Nei centri di accoglienza nel Comune di Lucca, in regola con le norme stabilite dalla Comunità Europea, deve valere il principio che tutti devono poter essere riconoscibili con un documento, sia pure provvisorio, dato dal Comune o da altri.

Nessuna discriminazione ne impedimento ma possibilità di identificazione di chi vive in maniera stabile, sul nostro territorio, come per tutti i residenti.

Accattoni: l'accattonaggio molesto deve essere proibito con apposita delibera in tutto il territorio comunale.

I Vigili Urbani e le forze dell'ordine debbono vigilare per disinnescare questo tipo di accattonaggio, che deve sostituito, in presenza di reale disagio del soggetto, con adeguata assistenza pubblica.

Coloro che chiedono l’elemosina per bisogno devono essere assistiti dal Comune e non abbandonati a mendicare, per strade e piazze.